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L’Italia è un Paese di sinistra?

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Un gruppo politico vive il suo miglior periodo nel momento in cui è in grado di realizzare le politiche che ha sempre predicato, potendo nel frattempo contare sul consenso della maggior parte dei cittadini verso quelle stesse politiche. Dico questo poichè, alle elezioni del 2013 (o 2012), il centrosinistra potrebbe ritrovarsi in una situazione di questo tipo. Mi spiego. Stando alle rilevazioni effettuate a dicembre dal CISE(*), i cittadini italiani avrebbero posizioni ben chiare su temi che da sempre stanno a cuore alla sinistra. Prendiamo, ad esempio, l’immigrazione: ben il 71% degli intervistati si dichiara “molto” o “abbastanza d’accordo” con l’affermazione che “I figli di immigrati, se nascono in Italia, dovrebbero ottenere automaticamente la cittadinanza italiana”. Addirittura l’81% è favorevole alla concessione del diritto di voto amministrativo agli immigrati (viene da chiedersi come abbia fatto la Lega a vincere per tutto questo tempo, ma lasciamo perdere). Se passiamo ai temi etici, notiamo che il 60% degli intervistati è favorevole alle coppie di fatto, mentre il 60% vorrebbe estendere questa possibilità alle coppie gay.
Per quanto riguarda i diritti sociali, solo il 28% è disposto a tagliare i servizi sociali per abbassare le tasse, mentre solamente il 28% è favorevole al finanziamento delle scuole private. A tutto ciò potremmo tranquillamente aggiungere i pareri espressi per i referendum di giugno: ne uscirebbe un quadro ancora più limpido.
Per soddisfare la maggioranza dei cittadini sarebbero dunque sufficienti un programma chiaro e la volontà di tramutare in legge(i) un’idea di società. Un’idea che, stando a queste rilevazioni, corrisponderebbe a quella dei cittadini/elettori.
Niente di più facile, insomma.

(*)Note:
Il margine di errore statistico di ciascuna percentuale è di circa +/- 2,5.

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