La “mediocrizzazione” del Paese ha colpito anche la Nazionale #euro2012
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000 La scelta di una foto con Giaccherini (ragazzo che, per carità, s’impegna etc etc) non è casuale. Ieri ho visto Italia-Croazia, uscendo ...
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La scelta di una foto con Giaccherini (ragazzo che, per carità, s’impegna etc etc) non è casuale.
Ieri ho visto Italia-Croazia, uscendo pure mezzora prima da lavoro per non perdermi neanche un minuto dell’incontro. Sono da sempre appassionatissimo di calcio e, ovviamente, seguo con grande interesse gli azzurri. Ne parlo per constatare un paio di cose abbastanza ovvie.
Penso che l’ultimo periodo in cui l’Italia abbia visto emergere in contemporanea tanti grandi (talvolta grandissimi) giocatori si collochi intorno alla fine degli anni ’90. Vi ricordate la Nazionale del ’98? Quella del 2000? E quella del 2002? Anche se in quest’ultimo caso uscimmo contro la Corea, disponevamo di una rosa formidabile. I difensori più forti del mondo tutti insieme (Maldini, Cannavaro, Nesta), attaccanti del calibro di Vieri, Inzaghi, Totti e Del Piero che si alternavano. Una generazione (a parte Maldini) che raggiunse il massimo ai Mondiali del 2006, che ci videro vincitori.
Poi un lento declino. I “senatori” a poco a poco sono invecchiati e non sono stati sostituti da giocatori dello stesso calibro. Sarà per colpa dell’abbassamento di livello del campionato italiano, non lo so, ma fatto sta che, dal 2000 in poi, a parte nel caso di De Rossi, sono nati tanti talenti (vedi Balotelli), ma neanche l’ombra di un campione (spero in Marchisio, per i prossimi anni).
C’è da chiedersi se il processo di “mediocrizzazione” che caratterizza vari settori della società italiana (quello politico in primis) non abbia colpito anche il nostro calcio e, di conseguenza, anche la Nazionale.
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