Keep calm e non demordere!
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000 Bersani 44,5%, Renzi 35,5%. 9 punti percentuali di scarto, 290.000 voti di differenza. A leggerla così rischiamo di non apprezzare la portata ...
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Bersani 44,5%, Renzi 35,5%. 9 punti percentuali di scarto, 290.000 voti di differenza. A leggerla così rischiamo di non apprezzare la portata del risultato conseguito da Matteo. Storico, difficile da immaginare fino a qualche mese fa. Una base solida sulla quale porre le basi per il cambiamento democratico.
Tuttavia, anzichè compiacerci, convinciamoci (e convinciamo gli altri) del fatto che queste primarie non sono affatto concluse. Quante volte, anche negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un sorpasso in occasione del secondo turno? Vedi nei casi Alemanno e Pizzarotti. Certo, le regole adottate costituiscono un grosso ostacolo per la partecipazione (a proposito: è così difficile permettere la registrazione online e far firmare al seggio?). Ma questo lo sapevamo già.
Fino a domenica bisognerà spendere tutte le energie rimaste e crederci. Se rivolgersi al Sud è più complesso, Matteo può puntare a recuperare consensi in particolar modo a Roma e a Milano, città in cui al primo turno il voto d’opinione ha paradossalmente premiato Bersani. E poi bisogna riportare alle urne chi ci è già andato, che sembra facile, ma in realtà non lo è mai.
Stasera Matteo parteciperà a Porta a Porta, mentre mercoledì si terrà il confronto televisivo con Bersani, su Rai 1, con possibile “secondo round” venerdì su La7. Insomma, ci sono ancora diverse carte da giocare, l’importante è andare avanti con la determinazione di sempre, senza sosta.
Keep calm e non demordere!
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