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Il più grande spettacolo dopo il Big Bang? È Boateng

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Chi mi conosce o legge le mie cose sa che i colori rossoneri sono per me qualcosa di sacro. Sarà che da quando sono nato vedo sollevare Champions e trofei di ogni tipo a ripetizione, e che siamo l’unica squadra che sulla maglia può mostrare la scritta “il club più titolato al mondo”. Può darsi. Come ogni vero tifoso che si rispetti, però, è il debole per alcuni giocatori che ti fa vivere ogni match come lo vivrebbe un procuratore speranzoso che vada tutto bene per alzare il prezzo del cartellino. Ora, che da quando sia arrivato Ibra io perda la voce quasi ogni domenica, è cosa risaputa. Gridare Zlataaaaan Iiibrahimovic nell’orecchio degli interisti, in particolare quando segna nel derby, è goduria allo stato puro. Poi vabbè, dovrei dedicare un post ai voli oltre oceano di Abbiati; uno alle accelerazioni che manco la Red Bull Racing di Igna-Ignazio Abate; uno a Thiago Silva e a Nesta che dighe del genere non ne ho mai viste; uno all’eterno Zambrotta che comanda da una bandierina all’altra del terreno di gioco; uno a Gennarino Gattuso e ad Ambro che rischiano l’ergastolo per tutti i palloni che hanno rubato; uno a Seedorf che da anni passeggia in mezzo al campo indisponendo ogni avversario (e qualche tifoso, ma lasciamo perdere); uno a Pirlo che..ah, già fatto, purtroppo; uno a Pato che è stata una promessa stra-mantenuta e che ormai è uno di famiglia; uno a Robinho che quanto ti fa incazzare quando sbaglia sotto porta!, ma che va a nozze con qualsiasi compagno di reparto; uno al centravanti che ci invidia il mondo intero, e cioè Inzaghi Filippo detto Superpippo: basta pronunciare il suo nome per incutere terrore nelle difese e nei guardalinee di ogni pianeta; uno a Zlatan Ibrahimovic (e lo ripeto: Zlatan Ibrahimovic), del quale ho detto poc’anzi e non me ne frega niente se è un mercenario, m’interessa che perfori le reti altrui; uno a mister Allegri, che al primo anno ha fatto centro e che come prende per il culo lui Mazzarri nessuno; e uno a tutti quelli che non ho nominato e a quelli (vedi Mexes) che contribuiranno ad alimentare questa passione.
Ma c’è un giocatore che dall’anno scorso mi fa letteralmente perdere la ragione. Uno che è arrivato dal Genoa zitto e muto. Uno che se l’adrenalina avesse un prezzo farebbe i miliardi (sì, lo so che li fa lo stesso. Era per dire). Un pazzo scatenato piazzato nel vertice alto di centrocampo, sulle mattonelle che solitamente vengono calpestate dai cosiddetti rifinitori.
Uno che ieri, in scivolata, ha segnato il gol decisivo per la conquista della Supercoppa Italiana.
Che sarà pure un mini-coppa, ma che vinta contro gli indossatori di scudetti altrui appare gigantesca.

httpv://www.youtube.com/watch?v=7DQa8BiNSqA

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