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I follower dei direttori dei giornali italiani sono reali? [Analisi dei dati]

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000 Da qualche tempo a questa parte si discute di quei profili Twitter, posseduti in maniera principale da noti personaggi pubblici, che vantano ...

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Da qualche tempo a questa parte si discute di quei profili Twitter, posseduti in maniera principale da noti personaggi pubblici, che vantano una grossa quantità di follower che in realtà sarebbero falsi (pacchetti di bot acquistati). Potendo disporre di un software in grado di effettuare un’analisi (approssimativa, certamente!) dei numeri in questione, mi sono tolto lo sfizio di vedere qual è la situazione degli account dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane. Ci tengo a sottolineare che questo “studio” non ha nulla di scientifico.

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Prima di tutto, per verificare l’attendibilità del software, ho analizzato un buon numero di profili di utenti “normali”, potendo constatare (a naso) che il margine di errore era basso. Dopodiché ho stilato una classifica dei direttori per numero di follower:

Fatto ciò, utilizzando il tool Fake Follower Check, sono andato a vedere qual è lo stato reale (o quasi) di questi follower, ed è venuto fuori il seguente quadro:

Osservando i dati dei primi tre direttori, si può subito notare che il numero dei loro follower fake/inattivi è addirittura superiore al 50% del totale. Ora: io capisco benissimo che sia fisiologico, dato l’utilizzo che si fa di twitter, avere dei fake follower intenzionati a spammare sui nostri profili o dei follower inattivi che hanno provato twitter, ci hanno seguito e poi non hanno più utilizzato il loro account. Però qui siamo di fronte a numeri troppo alti. E dunque, dato che personalmente credo che il tetto massimo “tollerabile” di utenti fake/inattivi sia del 30/35%, è normale che venga il sospetto dell’acquisto di profili falsi da parte delle più importanti testate giornalistiche. Il che rappresenterebbe un duplice errore perchè: 1) è sempre sbagliato, specialmente a certi livelli, prendere in giro il prossimo 2) l’efficacia di una strategia di digitale non si misura solo in base al numero di follower, ma valutando soprattutto il livello di engagement degli utenti.
Per eliminare ogni sospetto, sarebbe cosa buona che quei direttori affermassero con chiarezza che con l’acquisto di utenti falsi non hanno niente a che fare.
Nel frattempo, un po’ come è avvenuto con Calciopoli, ho riscritto la classifica dei direttori considerando esclusivamente il numero di utenti attivi. Nonostante la penalizzazione inflitta, in testa c’è sempre De Bortoli:


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