Vinciamo le elezioni e andiamo a prenderci il Pd
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C’è delusione? Un po’, come è logico in ogni sfida persa. Che sarebbe stata una partita difficile (se non impossibile) lo sapevamo già. Qualche errore c’è stato (ne ho parlato in un’intervista su Huffington Post), ma ne è valsa la pena. Il prossimo appuntamento sarà il congresso del Partito Democratico nel 2013. Manteniamo in vita il movimento di idee che ha portato al raggiungimento di quel 40% (o giù di lì) e impegniamoci fin da subito nel tentativo di rendere maggioritarie le forze promotrici del cambiamento. Evitiamo che le prossime primarie siano condizionate dai leader degli altri partiti. Gli “ex elettori di” sono invece i benvenuti, purché credano nel progetto. Quando il Partito Democratico apre le sue porte ed è disposto ad accogliere nuovi cittadini dà il meglio di sè: non a caso esce da queste primarie (sane, vere, combattute) più forte che mai. Partiamo dalle battaglie semplici, come la richiesta delle primarie per i parlamentari. Facciamo vedere che la voglia di cambiare è più viva che mai. Diamo il nostro prezioso contributo per la vittoria delle elezioni politiche. E poi andiamo a prenderci il Pd.
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