Primarie per i parlamentari: un po’ di concretezza, per favore
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Le primarie per i parlamentari si faranno. E questa è già una notizia (qui le chiediamo da almeno un paio d’anni). Lunedì la direzione nazionale specificherà meglio le modalità del voto. C’è un problema: con molta probabilità la consultazione si terrà il 29 e il 30 dicembre. In pieno clima di festa catalizzare l’attenzione mediatica risulterà molto complicato. E il tutto andrà probabilmente a discapito della partecipazione elettorale. Dato il mio amore per il pragmatismo, credo però sia giusto ricordare che, se le Politiche si svolgessero il 17 febbraio, le uniche due date disponibili per le primarie sarebbero proprio quelle di fine anno, visto che per legge le liste vanno presentate entro il 34° giorno precedente al voto (14 gennaio).
Quali sarebbero le alternative? La prima, da scartare subito, è rinunciarvi. La seconda, invocata da molti, è quella del voto online. Mettendo un attimo da parte le responsabilità di chi non si è preso cura di “far trovare pronta la macchina all’occorrenza”, non mi pare che il PD, al momento, abbia i mezzi adatti per un simile tipo di consultazione. Sperando che la dirnaz lunedì opti per primarie aperte (che dico: apertissime), non resta dunque che organizzare e pubblicizzare il tutto con il maggior impegno possibile.
Senza lamentarsi, che non serve assolutamente a nulla.
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