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..di poter contrappormi in maniera costruttiva, qui in Italia, ad un centrodestra di questo tipo.

“La nostra filosofia di conservatorismo progressista – il perseguimento di obiettivi progressisti attraverso mezzi conservatori – mira a invertire il collasso delle responsabilità personali, che deriva inevitabilmente dal trasferimento del controllo dall’individuo e dalla comunità nelle mani di élite politiche e burocratiche. Possiamo invertire il processo di atomizzazione in atto nella nostra società dando alla gente il potere di lavorare collettivamente con i propri pari per risolvere problemi comuni. Possiamo invertire l’infantilizzazione della nostra società invitando la gente a cercare riposte in se stessi, nella propria comunità e nella più vasta società, invece che solo nello Stato. Soprattutto, possiamo incoraggiare la gente a comportarsi in modo responsabile se faremo sapere loro che, comportandosi in modo corretto e prendendosi delle responsabilità, otterranno dei riconoscimenti sociali e potranno fare la differenza.

Credo pertanto che l’obiettivo centrale delle nuove politiche di cui abbiamo bisogno sia una massiccia ridistribuzione del potere, di ampio respiro e radicale: dallo stato ai cittadini; dal governo al Parlamento; dal governo centrale a quelli locali; dall’Unione Europea alla Gran Bretagna; dai giudici alla gente; dalla burocrazia alla democrazia. Grazie alla decentralizzazione, alla trasparenza e alla responsabilità dobbiamo togliere potere alle élite politiche e consegnarlo nelle mani degli uomini e delle donne comuni. Sì, come molti commentatori del Guardian hanno sostenuto nei loro contributi a «Una nuova politica», ciò significa riformare il Parlamento. Ma significa molto più di questo. La riforma di cui ora c’è bisogno – questa radicale ridistribuzione del potere – deve raggiungere ogni istituzione pubblica, non solo il Parlamento.
Nella linea del principio di sussidiarietà
Si dovrebbe cominciare col limitare il più possibile il potere politico. I politici saranno così costretti a modificare il loro atteggiamento, finalmente. I politici – e i funzionari pubblici e i consulenti che lavorano per loro – tendono istintivamente ad accaparrarsi il potere poiché sono convinti che sia l’unico modo per realizzare gli obiettivi. Bene, dovremo sopprimere quell’istinto: e, credetemi, so bene quanto sarà difficile. Occorrerà operare un serio cambiamento di mentalità tra i ministri, tra i funzionari governativi e tra molti altri. Ogni volta che il governo prenderà una decisione si dovrà porre una serie di domande: questa decisione dà o toglie potere alle persone? Possiamo lasciar prendere il controllo agli individui, ai quartieri e alla comunità? Fino a che punto possiamo limitare il potere?”.

Così si esprime David Cameron, leader dei Tories(partito conservatore) in Inghilterra, su un articolo pubblicato da “La Stampa”.

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