Pizzarotti:”Mandiamo i rifiuti in Olanda”. Tanto lì non governa lui

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Stamattina, come ogni mattina, apro il Foglio e trovo un articolo di Paolo Nori in cui si parla della posizione di Pizzarotti sull’inceneritore da installare a Parma. Ho dovuto rileggere varie volte alcuni passaggi, perché mi sembravano incredibili. In particolare, il seguente:

Il sindaco di Parma, dopo che è diventato sindaco di Parma ha detto che adesso deve vedere le carte e che se ci sono delle penali troppo alte lui magari farà un referendum, per decidere se si fa o non si fa l’inceneritore. Allora io mi son chiesto: ammettendo che l’inceneritore non si faccia, il comune di Parma, finché non si arriverà (tra dieci anni? tra cinque anni?) all’auspicato e auspicabilissimo traguardo dei rifiuti zero, continuerà comunque a produrre rifiuti, e questi rifiuti, se non li bruceranno a Parma, dove li bruceranno?
Ecco: il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, se risolvesse le difficoltà delle quali si è reso conto dopo essere diventato sindaco di Parma e riuscisse ad attuare questo punto centrale della sua campagna elettorale, i rifiuti di Parma li manderebbe a bruciare in Olanda. A chi gli ha fatto notare che così, secondo le sue stesse teorie, aumenterebbe la mortalità dei bambini olandesi, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sembra abbia risposto: «In Olanda non governo io».

Questa considerazione è pazzesca, un mix di egoismo allo stato puro, irresponsabilità, “scorciatoismo”. Indipendentemente dal fatto che gli inceneritori producano danni o meno.
Ma è altrettanto assurda la risposta che Grillo dà a Travaglio sul Fatto di oggi:

Pizzarotti non ha cominciato benissimo. Prima l’intervista a “Chi”, poi quell’idea di mandare i rifiuti a bruciare in Olanda perché tanto, se i bambini olandesi si beccano il cancro, “non sono io che governo l’Olanda”. E la giunta non c’è ancora.
“Ma dai, dobbiamo concedere qualcosa all’inesperienza di questi ragazzi. Parlo dell’intervista e alla giunta, che comunque adesso arriva: se è del livello dei consulenti che ha scelto il Pizza, da Pallante alla Napoleoni e Ganapini, sarà ottima. Quanto ai rifiuti, meglio mandarli – in attesa di arrivare al traguardo massimo della differenziata e al ciclo completo di smaltimento – in paesi ecologicamente avanzati come la Germania, dove si brucia la minima parte, il resto viene separato, riciclato, o diventa compost o va in discarica.

Se questa è la svolta ecologica promossa dal Movimento 5 Stelle, possiamo stare freschi.

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